Nessuno spazio a chi specula, usando la violenza, su paura e disagi reali
Dietro ogni tavolino vandalizzato, ogni vetrina infranta, ogni cassonetto divelto e dato alle fiamme, dietro una pietra lanciata per colpire il vetro di un tram o di un’automobile c’è il lavoro e ci sono i sacrifici. E c’è la fatica, per esempio, di quel commerciante che ha investito i suoi risparmi per sopravvivere alle nuove norme di sicurezza e mettere in piedi in tempo record un dehor.
Le immagini di Milano messa a ferro e fuoco con il lancio di petardi e bombe carta da gruppi non autorizzati scesi in piazza al grido di “libertà libertà” non fanno male sono alla nostra città. Fanno male, soprattutto, a quelle donne e a quegli uomini che manifestano pacificamente, mossi da legittime paure e preoccupazioni.
Al mondo della cultura e dei servizi si stanno chiedendo, nuovamente, sacrifici enormi. Molti di loro non si aspettavano, dopo aver fatto investimenti economici per riuscire a tenere a aperte le proprie attività nel rispetto di tutte le regole, di dover affrontare una nuova chiusura, che porterà inevitabilmente perdite.
Oggi la politica tutta non può ignorare le grida di allarme e di dolore che arrivano da categorie di lavoratori in affanno. Parliamo di sofferenze reali, di famiglie che non sanno come arrivare alla fine del mese, di donne e uomini che non sanno come pagare i loro affitti o peggio ancora, come fare la spesa. Ma del resto i numeri drammatici imponevano nuovi sacrifici, in linea con quanto sta peraltro avvenendo in tutta Europa e non solo.
Il Governo ha varato misure drastiche ma credo che questo sia il momento dell’unità e della responsabilità, e sono convinta che quella intrapresa sia la sola strada possibile per arrestare la maledetta curva dei contagi che continua a crescere e portarsi dietro vite e sofferenze. Il presidente Conte ha, al tempo stesso, preso un impegno con le italiane e gli italiani. Ed è previsto in queste ore il varo di un nuovo decreto con misure di sostegno economico, e noi vigileremo perché questi aiuti arrivino in fretta e senza lungaggini burocratiche.
Viviamo tempi grigi, in cui vediamo crescere la nostra fragilità, quella di tutto un Paese. Non sappiamo bene quando potremo buttarci alle spalle tutto questo, ma sappiamo invece che le ferite sono profonde così come il divario che si sta aprendo fra nuovi poveri e ricchi sempre più ricchi. Il rischio di tensioni sociali è sempre più imminente.
Il Governo deve fare presto, perché non possiamo lasciare spazio ai professionisti della paura armati dagli ultrà e dagli antagonisti di estrema destra e sinistra. O a chi invoca una libertà che in realtà è solo violenza. Non possiamo dargliela vinta. Sarebbe una sconfitta troppo grande, perfino per la nostra democrazia e il sacrosanto legittimo diritto di manifestare pacificamente. Non permettiamo a pochi facinorosi di oscurare legittime paure e richieste di aiuto da parte di tanti lavoratori e lavoratrici. Le azioni violente e criminali di ieri sera a Milano annientano e distruggono. Alla netta condanna facciamo seguire risposte vere alle paure e alle incertezze delle persone, che guardano alla politica e alle istituzioni ancora come un punto di riferimento.
Facciamo presto, non c’è altro tempo da perdere.
Silvia Roggiani, Segretaria Metropolitana del Partito Democratico di Milano