Omofobia: "Ora basta, nessuno resti in silenzio, approviamo la legge Zan"
MILANO - "Ripensare alle immagini del Pride all'Arco della Pace, una piazza festosa e colorata ma determinata nel chiedere diritti e tutele, e leggere degli episodi di violenza accaduti prima e dopo, fa indignare.
Fa indignare la storia di Marco (nome di fantasia), barista di un locale in via Lecco, e del suo ragazzo. Entrambi sono stati aggrediti, prima verbalmente con insulti ed epiteti, e poi presi a bottigliate, nella notte fra venerdì e sabato. Un’aggressione di stampo omofobo, figlia di un odio insensato, che è costata a Marco dieci punti di sutura all’Ospedale. Un odio che esiste e che va punito. Come dimostrano gli altri episodi simili che si sono registrati in questi giorni, tra persone derise e picchiate per il sol fatto di aver manifestato appoggio o per aver preso parte al Pride, come il dodicenne preso a schiaffi da due ventenni e la coppia aggredita in via Manzoni a due passi da Palazzo Marino. Storie come queste o come quella - ancora più drammatica - di Orlando che, a soli 18 anni, si è tolto la vita, molto probabilmente perché sopraffatto dall’omofobia, dimostrano il clima pericoloso di intolleranza, che sta crescendo nel nostro Paese. E, nonostante tutto, c’è ancora qualcuno che lo nega. C’è ancora chi dice che non serve una legge.
Una legge serve eccome. Serve per punire chi pensa che sia uno scherzo insultare due persone dello stesso sesso che si tengono per mano. Nessuno di noi resti in silenzio, adesso c’è bisogno di dire tutti insieme che il tempo è finito e va approvato il disegno di legge Zan".
Così in un comunicato congiunto a segretaria metropolitana Silvia Roggiani e il responsabile Diritti Michele Albiani del PD Milano.