Regione Lombardia: "Questa giunta ha fallito, Fontana abbia il buon gusto di dimettersi"
MILANO - "Quasi 17mila morti in Lombardia per Covid-19. Eppure, ad ascoltare Fontana oggi in Consiglio regionale, sembra che non sia accaduto nulla. Nessun pentimento, nessun dubbio. A detta del governatore questa regione ha affrontato "un lavoro che non era neppure di sua competenza". Proprio così, oggi Fontana ha detto che non era competenza di Regione Lombardia, per esempio, fornire DPI alle RSA e ai medici di base. D'altronde non ci si poteva aspettare qualcosa di diverso da chi, nel pieno dell'emergenza, ha dichiarato di dormire sonni tranquilli. Quelli che i lombardi non hanno potuto dormire.
Quello a cui abbiamo assistito oggi in Consiglio regionale è uno schiaffo ai morti e alle sofferenze della nostra regione. E alla verità. Una verità che continua ad essere occultata. Sulla vicenda dei camici indaga la procura e farà luce la magistratura, ma ciò che emerge oggi rispetto ad una faccenda intricata e opaca è che il presidente Fontana ha mentito, e questo è un fatto che non può essere ignorato. Da quanto è stato detto oggi in aula sembrerebbe che Dama spa abbia venduto i camici a Regione Lombardia a insaputa di Fontana, il quale poi - a insaputa di suo cognato e proprietario dell'azienda - ha tentato di rimborsarlo con un bonifico. Il tutto a insaputa della Regione che non registra la trasformazione da vendita a donazione. Ma perché il governatore a giugno dichiarava non di non essere a conoscenza dei fatti, quando il bonifico emesso è datato 19 maggio? Ancora una volta voglio ripetere che questa giunta ha fallito politicamente con una gestione non adeguata.
Una giunta incapace di chiedere scusa e di ammettere i suoi errori. Le opacità si sommano ad una incompetenza manifesta, che abbiamo denunciato tante volte in questi mesi. Fontana abbia il buon gusto di dimettersi, e non per le indagini ma perché ad oggi è venuto a mancare il rapporto di fiducia con i cittadini. I lombardi meritano di meglio e meritano di guardare all'autunno con maggiore serenità, e non una regione che brancola ancora nel buio".
Quello a cui abbiamo assistito oggi in Consiglio regionale è uno schiaffo ai morti e alle sofferenze della nostra regione. E alla verità. Una verità che continua ad essere occultata. Sulla vicenda dei camici indaga la procura e farà luce la magistratura, ma ciò che emerge oggi rispetto ad una faccenda intricata e opaca è che il presidente Fontana ha mentito, e questo è un fatto che non può essere ignorato. Da quanto è stato detto oggi in aula sembrerebbe che Dama spa abbia venduto i camici a Regione Lombardia a insaputa di Fontana, il quale poi - a insaputa di suo cognato e proprietario dell'azienda - ha tentato di rimborsarlo con un bonifico. Il tutto a insaputa della Regione che non registra la trasformazione da vendita a donazione. Ma perché il governatore a giugno dichiarava non di non essere a conoscenza dei fatti, quando il bonifico emesso è datato 19 maggio? Ancora una volta voglio ripetere che questa giunta ha fallito politicamente con una gestione non adeguata.
Una giunta incapace di chiedere scusa e di ammettere i suoi errori. Le opacità si sommano ad una incompetenza manifesta, che abbiamo denunciato tante volte in questi mesi. Fontana abbia il buon gusto di dimettersi, e non per le indagini ma perché ad oggi è venuto a mancare il rapporto di fiducia con i cittadini. I lombardi meritano di meglio e meritano di guardare all'autunno con maggiore serenità, e non una regione che brancola ancora nel buio".
Così in una nota la segretaria metropolitana del PD Milano, Silvia Roggiani, commenta l'intervento del Presidente Attilio Fontana in Consiglio regionale.