Richiesta di revisione della legge regionale 23/2015
Stimatissimi,
la presente vi giunge dopo mesi di riflessioni fatte direttamente sul campo di battaglia, in prima linea come voi sapete, tentando di gestire, arginare l’emergenza nata dalla pandemia di Covid 19.
Sono mesi, appunto, in cui nessuno di noi si è risparmiato, cercando soluzioni, provando ad aiutare, lavorando senza sosta per essere al fianco dei propri cittadini, lì dove tante volte non riesce ad arrivare il sistema sanitario, sistema del quale, è evidente, la situazione ancora in corso ha portato a galla ed insieme esasperato inefficienze e lacune.
I comuni e i Sindaci sono il primo interlocutore del cittadino, che ci conosce a volte anche personalmente e si aspetta, come è giusto, che lo tuteliamo nel senso più ampio possibile del termine. I Comuni sono i veri interpreti dei bisogni delle persone e ne sentono il polso reale.
Eppure la verità è che per molti aspetti abbiamo le mani legate, ci troviamo in una situazione paradossale, nella quale tanto ci viene chiesto – e cerchiamo di fare anche di più, pur con i limitati mezzi organizzativi ed economici a disposizione –, ma così poco a volte possiamo fare.
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