MILANO - Si chiudono 2 a 0 per il Partito Democratico i ballottaggi nella Città Metropolitana di Milano, con la vittoria di Stefano Ventura a Corsico e di Lorenzo Radice a Legnano. Oggi è una giornata bellissima - dichiara la segretaria metropolitana del PD Silvia Roggiani -. Vincono i corsichesi e i legnanesi, e vince un modo di amministrare trasparente e una politica dal volto gentile, a servizio dei cittadini.
Abbiamo vinto a Legnano, un Comune per troppi anni ostaggio della mala politica e mala amministrazione, abbiamo strappato alla Lega una città e la abbiamo restituita alla sua comunità. Eravamo in pochi a crederci all'inizio, quando la giunta Fratus non voleva cedere, ma siamo stati più ostinati di chi le ha provate tutte pur di restare attaccato alla poltrona e, assieme al Comitato legalità, abbiamo portato avanti una battaglia per i cittadini nel nome della trasparenza e del rispetto per le istituzioni.
Quella di oggi è la rivincita della politica - prosegue la segretaria dem - quella che include e non esclude, quella che pensa alle persone e non agli interessi personali. Lo straordinario risultato di oggi, a Corsico e Legnano, è stato possibile solo grazie al lavoro e alle energie spesi sul campo da parte di Stefano Ventura e Lorenzo Radice. Pancia a terra, con passione e tanta tenacia, per mesi, hanno raccontato alla loro comunità un progetto con al centro le persone, il rispetto per la legalità, l’attenzione ai giovani e ai fragili, la cura per l’ambiente, che oggi diventa realtà.
Quella di oggi, per due città offese e trascinate al commissariamento, ha il sapore di una rinascita. Abbiamo messo insieme le energie migliori, coinvolto la società civile, e ce l’abbiamo fatta. Voglio ringraziare chi ha permesso tutto questo, Il PD di Corsico e Legnano, i candidati e la fantastica squadra di volontari, giovani e meno giovani, che hanno guidato una campagna elettorale difficile ma bellissima. E naturalmente non posso che congratularmi e fare loro i migliori auguri di buon lavoro ai neo sindaci, Stefano e Lorenzo, che sono certa faranno benissimo.
Quello di oggi è un risultato forse inatteso e per questo ancora più straordinario, il cui merito è soprattutto loro - conclude Silvia Roggiani.
MILANO – Cinquanta sindaci del centrosinistra di Milano Metropolitana firmano un appello rivolto a Mario Bussetti, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano. I primi cittadini denunciano i ritardi nella pubblicazione delle graduatorie del personale docente e, a tutt’oggi, le mancate assegnazioni di cattedre nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado che stanno impedendo una regolare partenza delle attività didattiche. “Di fatto – si legge nel documento sottoscritto - le nostre scuole sono costrette a proporre agli studenti e alle famiglie orari ridotti e, in molti casi, a sospendere le attività di refezione scolastica e di servizi come il pre e post scuola”.
A preoccupare in modo particolare è poi la condizione degli studenti con sostegno che, a causa della mancata nomina dei loro insegnanti, in molti casi restano a casa, privati del loro diritto all’istruzione. Da qui l’appello dei Sindaci affinché non ci siano ulteriori rinvii nelle assegnazioni e perché vengano messe a disposizione dei dirigenti scolastici le graduatorie aggiornate, così da poter procedere il prima possibile con nomine provvisorie.
“Come PD Milano Metropolitana sosteniamo e rilanciamo l’appello dei Sindaci - dichiara la segretaria metropolitana Silvia Roggiani -. Facciamo eco ad un allarme che non può assolutamente restare inascoltato. Tantissimi bambini e ragazzi aspettano ancora di conoscere i loro insegnanti e i dirigenti scolastici si stanno trovando ad affrontare situazioni che a breve diventeranno ingestibili, per non parlare del dramma dei genitori. E di questo ringraziamo l'inefficienza e i ritardi dell'Ufficio Scolastico regionale di Milano. In un anno particolare come questo, dove proprio i più piccoli hanno pagato un prezzo altissimo, rimanendo lontani dalla scuola per oltre sei mesi, va fatto di tutto perché non siano ancora loro a rimetterci. I bambini e i ragazzi - conclude la segretaria dem Roggiani - rappresentano il futuro del nostro Paese, e la loro istruzione deve essere in cima alle priorità dell'agire politico e istituzionale".
MILANO - Il suolo è un bene essenziale alla vita e non rinnovabile, un patrimonio comune preziosissimo da cui dipendono la produzione di cibo, come la mitigazione del clima e del dissesto idrogeologico. Per questo l’edilizia e l’urbanistica del futuro puntano a preservare il territorio e a rigenerare immobili e aree inutilizzati. Criteri a cui si è ispirato il Comune Milano per il suo nuovo Piano di Governo del Territorio. Fortemente voluto dall’assessore Maran, è frutto di un lungo percorso di studio e confronti grazie al quale bilancia i diversi interessi coinvolti con buone regole su verde, indici edificatori, edilizia convenzionata, housing sociale e rigenerazione degli edifici abbandonati.
Peccato che pochi giorni dopo il varo del piano la Regione Lombardia abbia approvato, praticamente senza confronto pubblico, una norma urbanistica che adotta modelli e criteri del passato. Penalizzando fortemente la città di Milano, insieme agli altri comuni virtuosi, con oneri di urbanizzazione più bassi, che si traducono in minori fondi a disposizione dell’amministrazione per realizzare servizi come strade, scuole e verde pubblico che rendono migliore la qualità della vita dei cittadini. Come se non bastasse la legge regionale prevede un aumento dei volumi edificabili e più tempo concesso ai proprietari per la rigenerazione degli immobili abbandonati.
Un bel favore a costruttori e immobiliaristi a svantaggio di cittadini e interesse pubblico firmato dalla Regione a trazione leghista guidata da Fontana. Un esempio di quello che proprio non andrebbe fatto in urbanistica e in edilizia". Così in una nota congiunta la deputata del PD Lia Quartapelle e Rossella Muroni già presidente Legambiente e vicepresidente commissione Ambiente.
MILANO - Il Consiglio Comunale ha appena approvato, con 28 voti a favore e 3 astensioni, un ordine del giorno, scritto dal nostro responsabile Diritti Michele Albiani e dal consigliere del Partito Democratico Angelo Turco, a sostegno dell’approvazione della proposta di legge in materia di violenza o discriminazione per motivi di sesso, genere, orientamento sessuale ed identità di genere, di cui è relatore il deputato PD Alessandro Zan.
Il documento impegna la giunta e il sindaco Sala alla ricerca di spazi idonei e alla conversione degli stessi in centri anti-violenza per vittime LGBT+, da progettare e realizzare insieme alle associazioni LGBT+ cittadine, a celebrare la futura Giornata Nazionale contro Omofobia, Lesbofobia, Bifobia e Transfobia in sinergia con la comunità arcobaleno milanese, a predisporre campagne di sensibilizzazione e formazione nelle scuole, all'intero di strutture turistiche e uffici comunali, e a rivolgere una specifica formazione alla Polizia locale, in modo che possa gestire e affrontare al meglio situazioni di violenza legate all'odio omotransfobico.
"Dopo essersi tinto dei colori dell'arcobaleno lo scorso giugno, Palazzo Marino prosegue il suo impegno nei confronti della comunità LGBT+ milanese - afferma Michele Albiani, responsabile Diritti del PD Milano Metropolitana e autore del testo insieme al consigliere Turco. Tra gli impegni assunti oggi dal Comune di Milano, è senza dubbio il più importante quello sulla ricerca di spazi da trasformare in centri antiviolenza e rifugi per persone LGBT+, usando i fondi stanziati dalla legge Zan, da progettare e realizzare con le associazioni del territorio, che chiedono da tempo questo provvedimento. Purtroppo, nonostante il lavoro già fatto da amministrazione e associazioni, Milano è ancora luogo di discriminazioni e violenze, spesso non denunciate. Per questo - conclude Albiani - sapere che il Comune di Milano è al lavoro per non lasciare sole le vittime dell'odio e della violenza insensata è davvero un risultato importante".
"L'ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di Milano a sostegno del ddl contro omotransfobia e misoginia dimostra ancora una volta come questa città sia un punto di riferimento nazionale per la tutela e l’estensione dei diritti civili - dichiara Alessandro Zan deputato e relatore del disegno di legge -. Grazie quindi a tutti i consiglieri che hanno promosso, sottoscritto e votato questo odg. E grazie all’impegno del PD di Milano: anche in questa città il Partito Democratico si dimostra la forza politica di riferimento per le istanze progressiste del nostro tempo Questo voto è un segnale prezioso per i comuni italiani, ma soprattutto un impulso importante per il Parlamento".
MILANO - "Regione Lombardia ha spostato 30 milioni dalle risorse pubbliche ai fondi immobiliari: oneri in gran parte utilizzati dall'amministrazione comunale per investimenti nei quartieri periferici della città.
La legge regionale favorisce nuovo cemento e ulteriore consumo di suolo, in barba al PGT approvato dal Comune di Milano e anche alle nuove regole che impongono di rimuovere gli stabili abbandonati. Infatti, mentre il Comune - se hai lasciato un immobile abbandonato - ti obbliga a recuperarlo o demolirlo entro 18 mesi, adesso se lo hai abbandonato da più di 5 anni Regione ti regala addirittura un 20% di volumetrie.
Ma, purtroppo, questa legge ha effetti negativi anche in tanti comuni della Città metropolitana, favorendo una deregulation dove gli investimenti e l'attenzione alle regole è particolarmente necessaria per garantire uno sviluppo di qualità, e non di quantità, nell'interesse dei cittadini.
Insomma, è chiaro come di fondo ci sia una concezione opposta dello sviluppo del territorio. Per l'amministrazione comunale da gestire tenendo conto delle sue diverse specificità ed esigenze, valorizzando il verde e l'edilizia convenzionata, per chi governa la Lombardia facendo prevalere il principio del "pagare meno ed edificare di più".
Ha assolutamente ragione l'assessore Maran: questa Regione è guidata da persone senza idee, visione e capacità di andare oltre piccole furbizie economiche. Destra e Lega al governo della Lombardia continuano a fare danni al territorio e ai cittadini, minacciandone qualità della vita e salute. Mentre il PD e l'amministrazione comunale lavorano per portare avanti uno sviluppo sostenibile che ha a cuore il futuro, invece, Regione va nella direzione opposta e contraria, perfino dei lombardi".
Così in una nota la segretaria metropolitana del PD Silvia Roggiani.