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PD Milano Metropolitana

Zaky cittadino onorario Milano: "Al lavoro per portare proposta in tutta la Città Metropolitana"

MILANO - Ieri, lunedì 6, il Consiglio comunale di Milano ha approvato l'ordine del giorno a firma Angelo Turco, Alessandro Giungi e Filippo Barberis, per conferire la cittadinanza onoraria milanese allo studente egiziano Patrick Zaky.

"Un gesto molto più che simbolico - commenta la segretaria metropolitana del PD Milano Silvia Roggiani -. Indispensabile, non solo per far arrivare il nostro sostegno a Patrick, ma anche per tenere un faro sempre acceso sulla sua condizione. Siamo orgogliosi che Milano, insieme ad altre città, abbia inviato un messaggio di vicinanza al giovane studente egiziano, per il quale continuiamo a chiedere libertà e rispetto dei diritti. E come Partito Democratico - conclude la segretaria dem - stiamo lavorando affinché la proposta della cittadinanza onoraria arrivi e venga approvata in tutti i comuni della Città Metropolitana di Milano".

"Milano non è immobile e i milanesi manifestano fiducia in questa amministrazione"

MILANO - "Ieri abbiamo sentito Matteo Salvini raccontare fake news su Milano, definendola una città immobile. Ed è incredibile, perché è sotto gli occhi di tutti lo slancio che questa città ha conosciuto negli ultimi anni, guadagnando punti a livello nazionale e scalando classifiche a livello internazionale. Certo c'è ancora da lavorare, e questa pandemia ha fatto crescere nuove disuguaglianze che andranno colmate. Ed è proprio su questo che si è concentrata l’attività di un’amministrazione che durante la fase di emergenza più acuta ha spesso fatto quello che avrebbe dovuto fare la Regione a guida leghista, come occuparsi dei cittadini sub o post covid positivi (i cosiddetti quarantenati) o distribuire mascherine ai medici di base.

È con i fatti, e non con le bugie, che si amministra una città. Oggi un sondaggio del Sole 24 Ore dice che la popolarità del Sindaco Sala si consolida. Insomma, in un momento pur difficilissimo come quello che stiamo attraversando, i cittadini mostrano fiducia in questa amministrazione. Salvini, invece, ha dimostrato di non conoscere Milano e di guardare alle amministrative del prossimo anno come ad appuntamento nel quale mostrare i muscoli e sconfiggere il PD per mettere una bandierina, senza un'idea o una proposta.

A noi piace raccontare e confrontarci su progetti concreti, per la città e per i milanesi. Come dimostrano, di recente, lo stanziamento di 13 milioni di euro del fondo di Mutuo soccorso, le nuove ciclabili, il sostegno alle attività di bar e ristoranti che hanno fatto rivivere la città con tanti tavolini e il bando per rigenerare immobili e aree in disuso".

Così in una nota la segretaria metropolitana del PD Milano Silvia Roggiani.

Amministrative Milano, Roggiani a Bolognini: "Confonde la giunta Sala con quella Fontana"

MILANO - "Forse l'assessore Bolognini confonde la giunta milanese con quella lombarda. Ad essere fortemente indebolita da una gestione della pandemia del tutto fallimentare è, infatti, l'amministrazione guidata da Attilio Fontana. Un fallimento ormai sotto gli occhi di tutti, purtroppo non ammesso dai vertici lombardi, ma certificato dalla sostituzione di dirigenti e tecnici. Sono in evidente affanno e in rincorsa, per questo diffondono l'identikit del loro candidato sindaco. Parlano di profili perché non hanno idee e con lo scopo di strizzare l'occhio a determinati mondi. A noi, invece, piace parlare di programmi e confrontarci con i milanesi su temi e problematiche concrete". 

Così in una nota la segretaria metropolitana del PD Silvia Roggiani replica all'assessore lombardo Stefano Bolognini.

Trenord: "Cambio di rotta che ci riporta alla civiltà"

MILANO - "Vittoria dei rider, per tutte e tutti - afferma la segretaria metropolitana del PD Milano Silvia Roggiani -. Da subito abbiamo sostenuto le proteste legittime dei fattorini del cibo, denunciando l'assurdo divieto di Trenord che vietava il trasporto delle bici sui treni. Un divieto ingiusto e penalizzante nei confronti dei tanti che oggi si stanno convertendo ad una mobilità sostenibile e di chi usa la bicicletta per raggiungere il proprio posto di lavoro.

Finalmente, grazie alla mediazione dei sindacati, è stato raggiunto un accordo con cui la società di trasporti lombarda consentirà ai pendolari di portare le bici in carrozze dedicate. Un cambio di rotta - conclude la segretaria dem - che ci riporta alla civiltà".

Senago, sindaca della Lega ritira le deleghe al suo vice, PD:"Azione in spregio ai principi democratici"

MILANO - La sindaca di Senago, Magda Beretta, ha revocato le deleghe al vicesindaco della lista civica "Vivere Senago", Giuseppe Sofo, a seguito di uno scontro nelle scorse settimane sulla destinazione di fondi a disposizione dell'amministrazione per la realizzazione di opere pubbliche. 

"Una sindaca così democratica e incline al dialogo, che ha pensato bene di defenestrare il proprio vicesindaco poco prima del Consiglio Comunale, eliminando alla radice ogni possibilità di dialogo - è il commento del capogruppo PD in Consiglio comunale a Senago, Lorenzo Conforto

In tutto questo - spiega il consigliere democratico - la consigliera Stefania Russo (della lista Vivere Senago) viene fatta oggetto di pesanti attacchi anche di carattere personale, mostrando come l’azione politica della Lega sia principalmente incentrata sull’egocentrismo e sul livore contro chi la pensa in maniera diversa. Affermare, come ha fatto la sindaca Beretta che "si governa per il consenso" , dimostra l'inadeguatezza di una giunta che vive di una massiccia presenza sui social, convinta che governare sia apparire. Non si governa per il consenso, ma si governa per il bene della collettività, per mezzo del consenso ottenuto alle elezioni. Ieri sera la sindaca ha fatto carta straccia del rispetto per le persone, della prassi istituzionale, e ha agito in spregio ai principi di libero dibattito democratico. Serve archiviare al più presto questa pessima sceneggiatura, che dalla fantascienza rischia ormai di scadere nella farsa. Serve riorganizzare tutto per cercare nuovi modi di fare politica" - conclude Lorenzo Conforto